La terra è stata benedetta con un rito maya alla presenza del premio Nobel Betty Williams...
Con un rito maya (consistente nella bruciatura di fiori e incenso) che si tramanda da tremila anni, durato oltre un’ora, sul terreno del “Campo base” di Terzo Cavone nel comune di Scanzano Jonico, si è svolta ieri mattina a partire dalle ore 11, la cerimonia di Benedizione della Terra. Proprio quella stessa terra che nel 2003 è stata oggetto della protesta popolare del popolo lucano per contrastare il progetto voluto dal governo Berlusconi, di realizzare un deposito nazionale di stoccaggio delle scorie nucleari. Da quella protesta nacque allora l'idea di Betty Williams, premio Nobel per la Pace 1976, di destinare il terreno di Terzo Cavone al progetto della Città della Pace per i Bambini in Basilicata, sogno ormai realizzato. Alla cerimonia hanno preso parte rappresentanti di molte confessioni religiose presenti in Italia, a simboleggiare che la Città della Pace per i Bambini in Basilicata non avrà barriere o distinzioni di sorta. Tra questi, il vescovo di Matera, monsignor Salvatore Ligorio, l’allora parroco “antiscorie” don Filippo Lombardi, i sacerdoti maya Pedro Yac e Maria Faviana Cochoy, un rappresentante della religione buddista tibetana, delegato dal Dalai Lama ed un rappresentante della comunità ebraica in Italia. Betty Williams è arrivata insieme alla pacifista gatemalteca Rigoberta Menchu Tum, anche lei Premio Nobel per la Pace, ovviamente, nel 1992. Entrambe hanno portato la loro esperienza tra i giovani presenti in massa, tra cui molte scolaresche, con l'obiettivo riuscito di coinvolgerli nella realizzazione del progetto della Città della Pace. Perchè, come dichiara senza sosta Betty Williams: "La pace è una responsabilità di tutti e un’arte che può essere insegnata.” Il progetto è stato finanziato con quattro milioni e mezzo di euro dalla Regione Basilicata e servirà ad accogliere bambini vittime di guerre e altre calamità. “Noi crediamo che la Pace – ha detto
Betty Williams - sia molto di più che l’assenza dei conflitti armati. La Pace è impegno per l’eguaglianza e la giustizia; un mondo democratico libero da violenze di natura fisica, economica, culturale, politica, religiosa, sessuale e ambientale e dalla costante minaccia di tutte queste forme di violenza contro le donne e di fatto contro tutta l’umanità. E’ compito profondamente sentito di noi donne nobel affrontare e prevenire le radici della violenza mettendo in luce e sostenendo gli sforzi degli attivisti per i diritti umani, delle donne, dei ricercatori e delle organizzazioni che – ha concluso - si adoperano per far progredire la Pace, la giustizia e l’eguaglianza.”Pierantonio Lutrelli(da Il Quotidiano della Basilicata)
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