domenica 5 ottobre 2008

La guerra del Ministro Brunetta

Mah... Forse è stato maltrattato da uno Statale da piccino...



ROMA. Il rinnovo del contratto degli statali rischia di innescare nuove, forti, tensioni tra governo e sindacati. Il ministro Renato Brunetta annunciando che i «tempi per chiudere entro l’anno ci sono e non sarebbe utile a nessuno prorogare oltre» avverte che «soldi, oltre ai 3 miliardi previsti, non ce ne sono» e sarebbe inutile «fare una nuova sceneggiata tipo Alitalia». Ma i sindacati che avevano ribadito che quella cifra è insufficiente, rinviano al mittente: «La politica degli ultimatum non porta da nessuna parte. Il governo - sottolinea Carlo Podda, segretario generale della Fp-Cgil - dia qualche disponibilità a modificare questa posizione apparentemente granitica» per evitare «un conflitto che sarebbe meglio risparmiare al paese», una «risposta anche molto più aspra di quelle che negli ultimi anni ci siamo abituati a vedere». Mentre nell’aria aleggia il fantasma di uno sciopero generale, paventato da Cgil, Cisl e Uil, Brunetta ha spiegato: «Soldi in più non ce ne sono. La Finanziaria ha stanziato questo: sta andando in Parlamento, prendere o lasciare, non ci sarà più balletto cifre e cambiamenti: siamo in una situazione di crisi stagnante per quest’anno e l’anno prossimo». Brunetta si dice così pronto a sollecitare l’Aran - la controparte della pubblica amministrazione - per una ripresa della trattativa già da ottobre. Le parole di Brunetta arrivano dopo la presa di posizione dei sindacati che avevano ribadito di giudicare insufficienti i 3 miliardi e confermato la mobilitazione già in corso.

29 Settembre 2008

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