sabato 20 settembre 2008

Martin Luther King ed il suo sogno


MARTIN LUTHER KING ED IL SUO SOGNO...

« Ho un sogno, che un giorno questa nazione si sollevi e venga fuori ilvero significato di questo credo: “Riteniamo evidenti queste verità: chetutti gli uomini sono creati uguali”. ». Questo in poche parole è stato ilsogno di un grande Uomo.
Martin Luther King è stato un politico, attivista, presbitero battistastatunitense, leader dei diritti civili del popolo afro-americano dicolore. È stato il più giovane Premio Nobel per la pace della storia,riconoscimento conferitogli nel 1964 all’età quindi di soli trentacinqueanni. Il suo nome viene accostato per la sua attività di pacifista a quellodi Gandhi, il leader del pacifismo della cui opera King è stato unappassionato studioso. L’impegno civile di Martin Luther King è condensatonella Letter from Birmingham Jail (Lettera dalla prigione di Birmingham),scritta nel 1963, che costituisce un’appassionata enunciazione della suaindomabile crociata per la giustizia. Unanimemente riconosciuto apostolodella resistenza non violenta, eroe e paladino dei reietti e degliemarginati, Martin Luther King si è sempre esposto in prima linea affinchévenisse abbattuta nella realtà americana degli anni ‘50 e ‘60 ogni sorta dipregiudizio etnico. Si diploma nel 1948 al Morehouse College e dopo esserdiventato pastore battista a Montgomery (Alabama), King si laureò nel 1955in filosofia alla Boston University. Nella sua vita organizzò decine edecine di marce e manifestazioni di protesta, invocando il diritto al votoed altri basilari diritti. Queste rivendicazioni furono in seguito accoltecon il Civil Rights Act e il Voting Rights Act. Celeberrimo è rimasto ildiscorso che tenne il 28 agosto 1963 durante la marcia per il lavoro e lalibertà davanti al Lincoln Memorial di Washington e nel quale pronunciò piùvolte la fatidica frase “I have a dream” (in Italia evocata spesso inmaniera forse impropria ma efficace con: Ho un sogno) che sottintendeva la(spasmodica) attesa che egli coltivava, assieme a molte altre persone,perché ogni uomo venisse riconosciuto uguale ad ogni altro, con gli stessidiritti e le stesse prerogative, proprio negli anni in cui - per dirla conle parole di Bob Dylan - i tempi stavano cambiando e solo il vento potevaportare una risposta. Martin, molte volte fu soggetto ad aggressioni e adoffese molto gravi. Più volte imprigionato, perseguitato dagli ambientisegregazionisti del sud degli Stati Uniti, nel mirino dell’FBI (con il cuicapo J. Edgar Hoover ebbe un rapporto di leale antagonismo), King fuassassinato a colpi d’arma da fuoco prima della marcia del 4 aprile 1968,mentre si trovava assieme alla moglie Coretta Scott King (1927-2006) su unbalcone del Lorraine Motel di Memphis, Tennessee. Il suo assassino, JamesEarl Ray dapprima confessò l’omicidio ma in seguito ritrattò. Nel 1986 èstata istituita una giornata della memoria in onore di M.L.King, dacelebrarsi il terzo lunedì di gennaio, in un giorno prossimo a quello dellasua nascita. Il 18 gennaio 1993 il Martin Luther King Day è stato celebratoper la prima volta in tutti i cinquanta stati degli USA. La celebre canzonePride (In the name of love), tratta dall’album The Unforgettable Fire degliU2 è dedicata a Martin Luther King. Inoltre nel medesimo album della bandirlandese è presente un secondo pezzo ispirato a King, “MLK”, titoloconiato semplicemente prendendo le iniziali del reverendo. Altre canzoniche fan riferimento a lui sono One Vision dei Queen, nel brano di BenHarper Like a king e nell’inedito Super Pop di Madonna (”If I was a heroI’d be Martin Luther”), canzone della sessions di Confessions on a DanceFloor, ma poi non rientrata nella track-list finale dell’album. Nel video“Man in the mirror” di Michael Jackson appare più volte Martin Luther Kingcosì come nella canzone “They don’t care about us” sempre di MichaelJackson viene nominato in questa frase: but if Martin Luther was living hewouldn’t let this be; ancora Michael Jackson, stavolta in HIStory, campionauna parte del celeberrimo discorso “I have a dream”.

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